Uff…
passano i giorni, le settimane e i mesi.
Non riesco più a scrivere.
Non riesco più a mangiare.
Non riesco più a dormire.
Eheh.
Ho tante bozze salvate ma sono soprattutto pensieri e considerazioni (per lo più molto pesanti e criticone ma vabbè, così son fatta 🙂 ) e mi piacerebbe abbinarci una ricetta, ma ahimè sto cambiando abitudini.
Innanzitutto stando spesso fuori casa mangio molto meno e soprattutto mangio molto meglio: verdure crude (ho quasi vomitato un finocchio tagliato in quarti, per il mio palato è veramente disgustevole), semi oleosi, insalate, legumi, frutta.
I miei amati carboidrati compaiono nel mio adorato pane di segale.
Ho ben TRE paste madri da accudire, i miei pasti da preparare, le mie noci da sgusciare, il mio orto da salvare dal baratro e dall’inverno, le mie vecchie amiche e le mie nuove amiche, la mia vita sociale (ahah no, rifiuto ancora parecchio la socialità 🙂 ), i miei studi, i miei libri, i miei corsi.
In tutto ciò però ho sempre le mie fisse.
Questo è il mio periodo arabo. Sarà perché ultimamente sto andando SEMPRE a Porta Palazzo il sabato mattina…
Adoro quel posto, nonostante sia PIENO.
Pieno di gente.
Pieno di cibo.
Pieno di scarpe.
Pieno di non-italiani (e forse è per questo che vado 🙂 ).
Pieno di scene emozionanti 🙂
Pieno di cose.
Bisogna sapersi infilare e andare.
E la meraviglia delle donne arabe che ti vogliono vendere le msemen?!
Mi piacciono loro, mi piacciono i loro vestiti, le loro stoffe, quello che mangiano, i loro lineamenti, la loro lingua.
Ho provato anche io a fare le msemen.
Ovviamente le mangerei tutti i giorni tutto il giorno. Sarà per l’unto che nella mia cucina di solito scarseggia 🙂
Ho usato questa ricetta e questo video per la composizione.
Allora, se avete mangiato delle VERE msemen (non so nemmeno se sono maschi o femmine le msemen) queste saranno nemmeno la brutta copia. Diciamo che ci ho provato a diciamo che il risultato mi ha soddisfatta [purtroppo, perché così ne mangio a tonnellate].
Come variazioni dalla ricetta originale (poi ogni paesello avrà la sua ricetta supertramandata da generazioni):
– le mie sono salate
– non hanno burro
– hanno meno olio
– hanno la pasta madre
Ho impastato 200g di farina 0 e 100g di semola rimacinata di grano duro con 100g di pasta madre rinfrescata, acqua qb e 6g di sale ad ottenere un panetto ben sodo e ben nervoso. Ho lasciato riposare un’ora. Intanto ho pulito una bella fetta di zucca (una delle mie adorate zucche del mio adoratissimo orto), l’ho sbucciata e tagliata a cuboni e cotta a vapore con alloro, salvia, rosmarino e zenzero. Ho messo tutto nel cestello così da avere un sapore più intenso. Una volta cotta la zucca (prova forchetta) l’ho frullata con un pochino di dado granulare (fatto da me) e abbondante olio. Le msemen NAVIGANO nell’olio.
Ho ripreso l’impasto e ho fatto le pallette (non tanto grosse e possibilmente in numero pari) che ho rimesso a lievitare per un’altra ora.
Ho steso poi ogni palletta su un piano bel oleato (NO legno), a manate ho spalmato la crema di zucca (la finezza mi contraddistingue sempre, ma giuro che è stato superdivertente anche se poi ho dovuto pulire) e ho formato le msemen come nel video [io però al centro di ogni msemen ho messo un’altra msemen, così vengono doppie. Per questo meglio avere un numero pari di pallette].
Ho scaldato una padella sul fuoco bello alto, ci ho buttato la msemen ben schiacciata (altrimenti non si cuoce) e ho abbassato la fiamma al minimo, così da farla cuocere pure dentro. Si cuociono da entrambe le parti e stop. Si mangiano come se non ci fosse un domani!!
In extremis con questa ricetta partecipo al contest di Cesca “A tutta zucca”!Le avevo detto che avrei partecipato e così è stato 🙂
8 Comments
Daria
21 Dicembre 2013 at 23:06Non conoscevo assolutamente queste msemen… però mi ispirano un sacco! A breve ci provo! Grazie per le suggestioni! 😉
Cristina
22 Dicembre 2013 at 10:49fammi sapere!! 🙂
non verranno MAI come quelle marocchine (quelle sono praticamente sfogliate) ma secondo me meritano lo stesso 🙂
Felicia
22 Dicembre 2013 at 6:21Splendida scoperta…. non conoscevo proprio le Msemen….. quante cose ho imparato oggi!!! mi sa che nessuno può resistere a queste prelibatezze 😀
Cristina
22 Dicembre 2013 at 10:49ahah vero, sono MERAVIGLIOSE!!! 😉
Ale - Golosità Vegane
23 Dicembre 2013 at 21:52Che meraviglia!!! Non le conoscevo e poi sono così belle sofficiose … e con la zucca … assomigliano ad una frittata soffice. Ma alla fine va bene con un filo d’olio o proprio che navigano nell’olio? Ho visto il video e sembrava un pochino solo di grasso (beh li sembrava burro o strutto).
Cristina
23 Dicembre 2013 at 22:46sì, le classiche sono veramente unte. colano grasso.
non penso sia strutto (chi le fa è anche musulmano) ma comunque è burro. è una piadina sfogliata.
con un filo d’olio viene buono, però devo ammettere che provandole con la crema di zucca sono più buone!perché c’è qualcosa dentro ed è tutto più condito anche se non navigano nell’olio…
e sono buonissime!!fuori croccanti e dentro belle morbide :Q_____
Marzia
3 Marzo 2014 at 9:27ciao!
non conoscevo il tuo blog e ci sono capitata attraverso il blog di Felicia. questa ricetta e’ meravigliosa, e devo assolutamente provarla.
tra l’altro non conoscevo proprio i msemen!
Cristina
3 Marzo 2014 at 16:11ciao Marzia!!
grazie per la visita 🙂 se provi la ricetta poi torna a farmi sapere com’è venuta 🙂
le ricette etniche di solito sono molto sfiziose e molto particolari. belle le altre culture 🙂